Notte di San Lorenzo

#desideri
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Notte di San Lorenzo, desideri:

da dove nascono?
Il parere della psicologa.


TG24 by Unicusano




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Notte di San Lorenzo: bulimia di desideri. Perdiamo tempo a inseguire mancanze inutili. Ne parla Letizia Ciancio a Radio Cusano Campus.

Notte di San Lorenzo, notte dei desideri: un’occasione per pensare a ciò che manca e che vorreste avere. I desideri non hanno età, “senza desideri manca nutrimento all’anima, lo dice anche Irvin David Yalom, un celebre psichiatra statunitense. Il desiderio nasce da una mancanza è l’elemento che determina una passione. Passio significa sofferenza – ha spiegato Letizia Ciancio, su Radio Cusano Campus, a Italiani Mambo – la sofferenza di avvertire una mancanza porta al desiderio. Desidere, dal latino mancanza di stelle erano quelle che i navigatori usavano per orientarsi nelle navigazioni, disorientava.”

Notte di San Lorenzo, senza desideri la vita sarebbe finire

Notte di San Lorenzo: tutti hanno un desiderio, più o meno importante non conta. A ciò che bisogna stare attenti è che sia spontaneo, e “non indotto: dalle pubblicità o dalle mode. Oggi, i desideri sono stati sostituiti dalle compulsioni, dalla frenesia del voler avere, un atteggiamento di avidità e ingordigia più che un atteggiamento di carenza. La dimensione desiderante è una dimensione di mancanza, se c’è troppo di tutto uno deve andare a scovare desideri che si riducono quasi a capricci che non muovono un’energia vitale – ha sottolineato la psicologa – mi riferisco a quelli troppo facili da realizzare, magari bastano dei soldi. Altra cosa è essere, desiderare di diventare qualcuno con delle competenze, capacità e caratteristiche, questo è un desiderio che mobilita tutto l’individuo e va oltre l’avere: implica un avere in funzione di un essere in funzione anche di una restituzione alla collettività, e va oltre il discorso individualista.”

Bulimia di desideri, l’incapacità di rinunciare

Le tecnologie e l’apparente accessibilità a tutto alimenta, nelle persone, l’illusione di poter desiderare qualunque cosa, creando confusione. “Tra tante possibilità, scegliere, e decidere, oggi è difficile. Si è anche persa la dimensione della lentezza, faticosa, di qualche cosa che una volta che è conquistato dura. Tutto ciò che è veloce e facile si dissolve in un istante, lo diceva Milan Kundera. La scelta comporta una rinuncia – ha aggiunto Letizia Ciancio – oggi manca la capacità di rinunciare. Il perimetro di osservazione è troppo vasto è più difficile scegliere, persiste così un sentimento diffuso di inadeguatezza e disorientamento.”

Il desiderio è diverso dal bisogno

Desiderio e bisogno sono correlati ma non sono la stessa cosa. I desideri, pur essendo tutti legittimi, non sono tutti indispensabili allo stesso modo. È importante capire a quale livello si colloca il desiderio, e che bisogno soddisfa. Se è un bisogno basico o un bisogno di riconoscimento e appartenenza, o anche di autorealizzazione. Con questa chiarezza di visione sarà più semplice “imparare” a desiderare l’essenziale non il superfluo, dunque a fare le scelte più giuste per noi..




Se preferite leggere, il resoconto della giornalista intervistatrice, Annalisa Colavito, che ringrazio per l opportunità di discorrere su temi a mio avviso di cruciale importanza, cliccate qui




Fonte:
TG24 Unicusano - Letizia Ciancio, psicologa - San Lorenzo, la notte dei desideri: tradizione tutta italiana



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